Comodato: alcuni chiarimenti

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto alcune novità per il comodato d'uso che non riguardano la natura giuridica del contratto o la sua applicabilità ma interessano la fiscalità per il proprietario.
In particolare la legge ha consentito di dimezzare l'Imu e la Tasi sui fabbricati concessi in uso gratuito quando le persone che intervengono nel contratto e l'immobile hanno questi requisiti:
- Il comodante (proprietario) e il comodatario devono avere un rapporto di parentela diretta di primo grado, cioè essere genitore e figlio o viceversa.
- L'immobile concesso in comodato deve costituire l'abitazione principale del comodatario.
- Il proprietario deve avere la dimora abituale e la residenza nello stesso comune in cui si trova l'immobile concesso in comodato.
- Il proprietario può possedere al massimo due immobili, purché nello stesso comune, dei quali uno è quello concesso in comodato e l'altro deve costituire la sua abitazione principale, intendendo come possesso anche gli altri diritti reali, quali usufrutto, diritto di abitazione e uso.
- L'immobile concesso in comodato deve essere di uso abitativo e non deve appartenere alle seguenti categorie catastali: A1, A8 e A9.
- Il contratto di comodato va registrato.

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