I cambiamenti del mercato immobiliare dopo il Covid-19

                            

 

Oltre che alla vita di tutti i giorni, la pandemia causata dal Covid-19 ha portato numerosi cambiamenti nei vari mercati, tra questi anche in quello immobiliare. Rileviamo, infatti, che le persone sono più propense a fare investimenti per  case vacanza e  più del 50% delle negoziazioni è finanziato tramite mutui. Dalle statistiche si nota come da parte delle famiglie sia aumentata la volontà di vendere   per migliorare la qualità abitativa dopo l'esperienza maturata durante il lock-down. Perché sì, sicuramente, da questi 2 anni e mezzo abbiamo imparato quanto avere i propri spazi sia di rilevante importanza per tutti i componenti della famiglia.


                    

Il periodo pandemico ha  avuto anche effetti indiretti che hanno influenzato lo stile di vita: lo smart working, la DAD e l'impossibilità agli spostamenti turistici hanno puntato l'attenzione su alcuni aspetti prima non così importanti come la necessità di un angolo ricreativo in casa.



Meno compravendite per investimento e più case vacanza


L’indagine, nel dettaglio, evidenzia una flessione della quota di acquisti per investimento, al 16,4% durante lo scorso anno dal 17,9% del 2019 (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020), come effetto dell’accresciuta prudenza da parte degli investitori. Per contro, è da sottolineare l’aumento della percentuale di acquisto di case vacanza che nel 2019 si attesta al 5,8%, per salire al 6,5% durante il 2020, fino ad arrivare nel 2021 al 6,9% rispetto al totale. Queste percentuali, spiega la nota, confermano come la pandemia abbia spinto un maggior numero di persone all’acquisto di case vacanza sia al mare, sia al lago, sia in montagna.



Gli aiuti del Governo stimolano la domanda dei giovani


L’analisi degli acquirenti offre uno quadro in movimento: dal 2020 c'è un aumento della percentuale nella fascia compresa tra 18 e 34 anni, passata al 28,5% dal 27,1% del 2019, mentre diminuisce la componente di acquirenti che hanno 65 anni ed oltre (scivolata al 7,9% dal 9%).



Tassi bassi e i mutui finanziano più del 50% degli acquisti

Il tipo di casa più compravenduta in Italia resta il trilocale, che nel 2021 ha coperto il 34,1% del totale degli acquisti, seppur in calo dal 35,5% registrato nel 2019 (situazione stabile rispetto al 2020). Per contro è da segnalare un aumento della percentuale di acquisto di soluzioni indipendenti e semindipendenti, passata al 22% nel 2021, dal 19,1% del 2019 e dal 21,4% del 2020.


Fonte: sito MutuiOnline.it 



 Photo Credits: PIXABAY
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