La Camera approva la legge per l'incompatibilità professionale dell'agente immobiliare

Al centro dell'attenzione viene posto l'articolo 2 del provvedimento, il quale si concentra sulle norme di incompatibilità degli agenti d'affari in mediazione, in risposta a una richiesta proveniente da Bruxelles, la quale giudica troppo circoscritto l'accesso alla professione nel mercato italiano. La prima versione del teso prevedeva la completa apertura del settore, dando la possibilità a qualsiasi lavoratore dipendente o iscritto a un ordine professionale di fare mediazione. Le associazioni di categoria sono però riuscite a far approvare un emendamento più favorevole, il quale vieta di essere allo stesso tempo agenti, professionisti attigui all'ambito immobiliare e dipendenti, nello specifico delle banche, per contrastare lo sbarco degli istituiti bancari nel campo della commercializzazione immobiliare.

Queste novità non sono ancora diventate legge, in quanto dopo le modifiche subite a Montecitorio deve tornare al Senato per l'approvazione definitiva.
La Fiap comunque ha già dichiarato la sua soddisfazione, in quanto il testo esclude dalla mediazione immobiliare istituti bancari, assicurativi, finanziari, di enti pubblici e privati, il che va a favore sia della categoria che dei consumatori.

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