Vivere in un ambiente sano: come fare?

Oggi si parla sempre più spesso di edifici ed ambienti che possano garantire il benessere fisico e psicologico di chi li vive, a partire dalla propria abitazione, passando per gli uffici e le scuole. 

La casa è sicuramente al primo posto tra gli ambienti per i quali si esige salubrità, inoltre rappresenta un valore aggiunto e un aumento del valore economico quando ci si trova in fase di progettazione di nuovi edifici o di ristrutturazione. Gli edifici con caratteristiche green, spesso hanno un valore commerciale che sorpassa anche del 10% il valore degli edifici che non godono di queste specifiche caratteristiche. Per quanto riguarda gli ambienti di lavoro invece, come ad esempio gli uffici, questi possono addirittura avere un valore superiore del 12%. Inoltre, i tempi di vendita di questi immobili si accorciano.

Le caratteristiche che interessano maggiormente i cittadini sono lo stato degli impianti di riscaldamento e condizionamento, la qualità dell'aria, l'assenza/presenza di ventilazione e la qualità dell'acqua. 

Purtroppo l'inquinamento domestico è una costante delle nostre vite e deriva da numerosi fattori, tra i quali vediamo sicuramente i batteri, gli acari e le muffe, ma anche dalle esalazioni dei prodotti chimici che utilizziamo per la pulizia, dai solventi delle pitture e dal monossido di carbonio e gas causati dalla combustione fossile delle stufe e dei camini.

La soluzione è quella di costruire seguendo i criteri della bioclimatica, ossia le tecniche architettoniche finalizzate al controllo del microclima all'interno delle abitazioni. Inoltre mediante l'utilizzo della ventilazione meccanica controllata, l'aspirazione centralizzata e l'utilizzo di filtri naturali è possibile ottenere una maggior pulizia dell'aria. 

Photo Credits: Pinterest.it

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