Sul sito Avvisi Notarili messaggi ambigui ai consumatori


La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione, composta dalle associazioni rappresentative degli agenti immobiliari, contesta quanto riportato nei comunicati stampa per il lancio del portale “Avvisi Notarili” da parte dei notai italiani. “Il notaio è un pubblico ufficiale garante dei trasferimenti immobiliari, non verifica l’immobile, ma certifica quanto dichiarato dalle parti, o, in questo caso, dai professionisti incaricati (a spese delle parti) ad eseguire le verifiche. Leggere che sul loro portale gli immobili presenti sono verificati e certificati è un messaggio fuorviante - dichiarano i tre Presidenti Santino Taverna, Gian Battista Baccarini e Paolo Bellini all’unisono -. Per la verifica servono altre figure professionali”.

Nella sezione riservata ai privati, viene dichiarato che le parti sono più sicure grazie al bollino blu di certificazione “insinuando che ad oggi le compravendite non sarebbero sicure - continuano i tre Presidenti. Se bastasse una verifica e un bollino blu per compravendere in tranquillità, allora il ruolo fin qui svolto dal Notariato risulterebbe superfluo”. Seguendo questo pensiero quindi andrebbe ritenuta corretta la battaglia di chi intendeva permettere ad altre figure professionali la possibilità di autenticare le sottoscrizioni ai contratti, ai fini di consentire la trascrizione in Conservatoria degli atti relativi al trasferimento di beni immobili.

“I notai siano liberi di interpretare il loro ruolo come meglio credono, ma lo facciano senza svilire le altre categorie che operano nel libero mercato e senza inviare messaggi fuorvianti e ambigui ai consumatori. Anziché creare economia di condivisione e fare rete per uscire dalla crisi, il Notariato sceglie soluzioni protezionistiche a scapito di altri soggetti alla filiera. La Consulta Interassociativa auspica l’apertura immediata di un Tavolo di Lavoro che veda partecipi tutte le professionalità che operano nel comparto immobiliare. 

“In un Paese in cui tutti vogliono fare il mestiere degli altri, e a volte stentano a fare bene il proprio, sarebbe opportuno cambiare mentalità per favorire un gioco di squadra tra gli attori in campo nell’interesse dei consumatori e della collettività.”

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