Comodato d'uso e IMU agevolata

I proprietari di immobili non di lusso, che li concedono in comodato ad un familiare che lo adibisce ad abitazione principale, possono godere della riduzione della base imponibile dell'IMU e della TASI al 50%.

Possono usufruire dell'agevolazione fiscale i proprietari di immobili che concedono in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado, i quali devono a loro volta utilizzarlo come abitazione principale. Sono parenti in linea retta di primo grado i genitori e i figli.

La base imponibile ai fini IMU/TASI viene ridotta del 50% per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle di lusso (categoria catastale A/1, A/8 e A/9). Per usufruire di questa agevolazione è necessario che:

  • il contratto sia registrato
  • il comodante (proprietario dell'immobile) possieda un solo immobile in Italia
  • il comodante risieda anagraficamente, nonché dimori nello stesso Comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato
L'agevolazione può essere applicata anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale e non classificato nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Per usufruire della riduzione al 50%, il contratto di comodato deve essere registrato utilizzando l'apposito modello 69 da presentare all'Agenzia delle Entrate  in duplice copia. Possono essere registrati anche quei contratti di comodato che vengono stipulati verbalmente. In questo caso, all'interno del modello 69 dovrà essere indicato come tipologia dell'atto "Contratto verbale di comodato". Ai fini della decorrenza dell'agevolazione rileva la data in cui si è concluso il contratto e non quella in cui lo stesso è stato registrato.


Per saperne di più visita i siti:
www.casa.governo.it 
www.agenziaentrate.gov.it 
www.finanze.gov.it

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