Cedolare secca e immobili commerciali: ancora tanti freni


A un mese dall’introduzione della normativa che prevede la possibilità dell’opzione della cedolare secca anche per gli immobili ad uso diverso dall’abitativo - il testo specifica la  categoria C1 -sono ancora molti i punti da chiarire e soprattutto mancano gli aggiornamenti del software dell’Agenzia delle Entrate che consente agli operatori di registrare telematicamente il contratto di locazione.



Alle diverse telefonate al numero verde di assistenza le persone si sono sentire rispondere che non è ancora pronto l’aggiornamento della compilazione dell'RLI che consente l’opzione per gli immobili non abitativi ma soprattutto la cosa sconfortante è che non sono in grado di comunicarne le tempestiche,  pertanto non rimane che recarsi allo sportello,  muniti di copia cartacea del contratto, entro i trenta giorni.  “Poiché i software di compilazione relativi al Modello RLI sono in corso di aggiornamento, attualmente è possibile registrare questi nuovi contratti recandosi presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate”, questo è riportato alla pagina dell’Agenzia delle Entrate alla voce “cedolare secca”.

Se il governo intendeva dare una mossa al settore immobiliare c’è da chiedersi come mai non siano stati compresi nel testo di legge gli immobili con destinazione A10 per i quali l’attuale domanda è bassissima, o ancora ci si chiede come mai abbia voluto mettere la limitazione della non applicabilità   ai contratti stipulati nell’anno 2019, "qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale".

Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi fiduciosi che il governo possa veramente sbloccare  con una manovra un pò decisiva ed efficace la situazione immobiliare degli ultimi dodici anni.





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