Gentrificazione: scopriamo questo nuovo fenomeno nato negli Stati Uniti e che sta accadendo anche in Italia


Gentrificazione: analizziamo il significato  e cosa comporta


La gentrificazione è il fenomeno per cui in quartieri storicamente abitati dalle fasce più povere della popolazione, si trasferiscono in massa nuovi abitanti più agiati,  con conseguente aumento degli affitti e di una drastica trasformazione dell’identità del posto, che porta gli abitanti "storici" a trasferirsi.


La "storia" della gentrificazione


Il termine “gentrificazione” è un’italianizzazione della parola inglese gentrification, che deriva da gentry, ossia "piccola nobiltà". Questo termine fu inventato nel 1964 dalla sociologa Ruth Glass che notò cosa stava succedendo a Londra in quartieri operai come Islington, dove a partire dagli anni Sessanta si trasferirono molte persone delle classi più agiate. Nei decenni successivi, la gentrificazione è stata un fenomeno sempre più comune ed evidente, che ha interessato molte grandi città europee ed americane. 

Sempre negli anni Sessanta e Settanta, infatti, i centri urbani americani e occidentali persero popolazione, in quanto la diffusione della automobili consentì alle persone di trasferirsi in quartieri residenziali appena fuori città, lontani dalla criminalità  e immigrazione che stava aumentando nelle città. La gentrificazione, però, è una conseguenza del cambiamento di stile di vita degli ultimi vent'anni: le città sono più sicure, c'è più integrazione razziale e le coppie più giovani preferiscono vivere in appartamenti vicino ai servizi che può dare la città, ancor più se hanno figli. Inoltre, molti luoghi di lavoro del settore terziario si trovano nei centri urbani, a differenza delle fabbriche, che negli anni 90 occupavano più forza lavoro.

Per tutti questi motivi, non essendoci abbastanza offerta di case nel fulcro cittadino, le persone hanno iniziato a considerare i quartieri dove vivevano le fasce più povere della popolazione e le case di questi quartieri, spesso vecchie e in cattive condizioni, vennero ristrutturate, edifici in disuso vennero trasformati in appartamenti, e vennero costruiti nuovi palazzi.  Arrivarono anche nuovi negozi, dai supermercati a quelli più piccoli e alla moda dedicati specificamente ai nuovi abitanti del quartiere.


I cambiamenti portati dalla gertificazione


Come scritto in precedenza, la gertificazione consiste nella progressiva sostituzione degli abitanti di un quartiere popolare con una popolazione di classe media, giovane e dinamica, con  maggior potere d’acquisto e portatrice di un elevato capitale umano-sociale,  grazie alla riqualificazione dello spazio urbano e della valorizzazione del patrimonio immobiliare. 


Questo processo ha portato la trasformazione del divertimento nei vecchi quartieri, diventando soprattutto movida notturna per i nuovi residenti, per cui la gentrificazione è una questione governamentale, perché agisce sia sulla geografia di un quartiere che  sui legami e sul suo stile di vita,  eliminando le condizioni di possibilità per gli abitanti storici di vivere in questi quartieri.

Gli abitanti vengono infatti privati dei loro luoghi, prima con l'inserimento di nuove delle attività commerciali più alla moda e dedicate alla classe creativa, poi tramite interventi di rigenerazione urbana.


Un esempio di gertificazione in Italia


In Italia abbiamo il caso del Pigneto a Roma, caratterizzato dalla scomparsa delle piccole attività di quartiere a favore di grandi superfici commerciali, dalla sostituzione delle botteghe tradizionali con negozietti alla moda e con locali di movida. 

Questo processo ha portato appunto a nuovi abitanti e consumatori occasionali, e i vecchi abitanti devono adattarsi a questi cambi, stravolgendo la loro vita e attività, ad esempio facendo diventare la loro abitazione un bed and breakfast.

Photo credit: www.vice.com - endgentrification.blogspot.com - Ignazio Serrano 

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