Expo Dubai: ecco il padiglione dell'Italia

Con un anno di ritardo apre le porte Expo Dubai 2020, che era stata rimandata lo scorso anno a causa della pandemia mondiale. L'Italia partecipa con il padiglione progettato da CRA- Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Offici insieme a F&M Ingegneria e Matteo Gatto.

Il Padiglione italiano è un vero e proprio esperimento di architettura riconfigurabile e circolarità, con tre grandi scafi di navi che vanno a formare il tetto della struttura, una facciata multimediale che è stata realizzata con 70km di corde nautiche in plastica riciclata e un sistema di mitigazione del clima atto a sostituire l'utilizzo dell'aria condizionata.

L'edificio si estende su una superficie di oltre 3.500 mq e fa uso di materiali sostenibili come le bucce d'arancia, la sabbia, le alghe e i fondi di caffè, suggerendo in questo modo strategie progettuali che possono essere applicabili a livello internazionale. L'obiettivo del progetto è affrontare il tema della crisi climatica e nel percorso espositivo sono coinvolte alcune tra le aziende italiane più innovative. 

La copertura del padiglione è un richiamo alle storiche connessioni via mare tra le coste italiane e quelle arabe, rimandando anche ai temi di Expo Dubai "Connecting minds, creating the future" e al tema portato dall'Italia "La Bellezza unisce le persone".

I tre scafi di copertura misurano dai 40 ai 50 metri di lunghezza e sono sostenuti da 150 sottili pilastri di acciaio, ognuno altro 27 metri. A loro volta questi sorreggono una membrana di copertura a forma di onda, che è stata realizzata con cuscinetti in ETFE (uno strato forato di lamine metalliche che modulano l'ingresso della luce). Visti dall'alto gli scafi sono rivestiti di una vernice con i colori verde, bianco e rosso, che vanno a formare il più grande tricolore della storia italiana (2.100 mq).

Il padiglione non ha pareti, infatti è delimitato da una facciata multimediale a tenda composta da corde nautiche: la facciata si illumina e diventa dinamica grazie ai LED incorporati nelle corde. L'impiego di queste corde, abbinato al sistema di raffrescamento localizzato con nebulizzatori permettono di ottenere una zona ombreggiata e ventilata in modo naturale: lo scopo è quello di sperimentare modalità più sostenibili per il raffrescamento degli ambienti. 

I visitatori accedono al Padiglione dell'Italia grazie a un percorso interno tramite una scala mobile che conduce a 11 metri dal suolo, esattamente sotto la navata del primo scafo. Da questo punto si può osservare l'intero Padiglione, per poi iniziare una passeggiata sulla passerella sospesa al di sopra delle installazioni. 












Photo Credits: Pinterest.it e Google Images

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