Disdetta dell'affitto; ecco quello che devi sapere.




Hai preso in affitto un appartamento, ma vorresti chiedere la disdetta del contratto di locazione prima della scadenza. Si può fare? Vediamo quando si può effettuare la disdetta dell'affitto.

Al momento della stipula del contratto di locazione, le parti contraenti stabiliscono un termine per definire il periodo di tempo durante il quale l'inquilino potrà godere dell'appartamento locato. Tuttavia, può accadere che entrambe le parti decidano anticipatamente di sciogliere il contratto. In questo caso si parla di risoluzione consensuale dello stesso. 

Nel caso in cui il proprietario dell'appartamento non sia d'accordo, il conduttore avrà comunque la possibilità di interrompere il rapporto, ma solo se rispetterà determinate condizioni. In questo caso si parla di un recesso unilaterale su richiesta dell'inquilino.

Il conduttore, prima della scadenza del contratto, può recedere in qualsiasi momento. Devono però sussistere gravi motivi che giustifichino tale scelta, come stabilito dall'articolo 3 comma 6 della Legge 431 del 1998.

Quali sono questi gravi motivi? Si tratta di circostanze imprevedibili e inevitabili, sopraggiunte dopo la conclusione dell'accordo. Nel caso in cui il proprietario non accetti i motivi, saranno le autorità giudiziarie a decidere. Un trasferimento per motivi di lavoro, muffa, rumori insopportabili, sono considerati alcuni dei "gravi motivi" del recesso. 

Per poter disdettare regolarmente un contratto di locazione, è necessario rispettare alcuni requisiti formali. La lettera di disdetta dovrà essere presentata al padrone di casa, sei mesi prima della data in cui si vuole lasciare l'immobile. La disdetta dovrà essere inoltrata in forma scritta con i motivi del recesso del contatto, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. La data in cui si intente abbandonare l'immobile è fondamentale, se non citata o non si rispetta, il conduttore dovrà risarcire il proprietario per i danni creati. 

L'inquilino dovrà versare all'Agenzia delle Entrate l'imposta di registro, dovuta per lo scioglimento del contratto, entro trenta giorni dalla risoluzione. 






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