8 marzo
Luisa Sargentini in Spagnoli, classe
1877, fu una straordinaria imprenditrice.
Rimasta sola a mandare avanti l’azienda per la partenza degli uomini per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale, Luisa rivelò grandi doti sia nella pasticceria sia nella direzione di quella che sarebbe diventata una grande industria.
La sua prima invenzione, il Bacio Perugina, è la dimostrazione della grande capacità aziendale di Luisa: infatti, prima ancora del nome, la genialità consisteva nel processo produttivo che permetteva all'azienda di contenere i costi in un periodo storico di grandi difficoltà economiche: i primi baci erano, infatti, realizzati con un reimpasto degli scarti di lavorazione degli altri prodotti dolciari. Il prodotto fu un successo mondiale.
In questo periodo ebbe inizio la storia d'amore, discreta e riservata, tra Luisa Spagnoli e il figlio di Francesco Buitoni, Giovanni, di 14 anni più giovane di lei.
Dopo l'uscita del marito dalla società, non senza difficoltà, Luisa rimase invece in azienda, entrando nel consiglio di amministrazione e sviluppando anche iniziative in ambito sociale per migliorare la vita dei dipendenti come l’asilo nido fondato nello stabilimento di Fontivegge.
Nel 1930 Luisa decise di intraprendere una nuova impresa: l'allevamento di pollame e conigli d'angora.
Per sviluppare questa nuova attività intensificò l’attività delle sette-otto operaie che si affaccendavano in un locale della Perugina sviluppando esperimenti di filatura che avrebbero portato il suo nome alla celebrità nel mondo della moda.
Morì all'età di 57 anni per un tumore alla gola: il lancio industriale della sua intuizione per filati di moda sarà portato avanti dal figlio Mario.
Di lei si può ricordare il genio imprenditoriale, la grande attitudine al sociale che ha trovato applicazione nella tutela della qualità della vita dei suoi operai e il coraggio che ha dimostrato in ogni scelta che ha portato avanti.
Nata da un pescivendolo e da una
casalinga, Luisa si sposò giovanissima, all'età di vent'anni, e
insieme al marito Annibale rilevò una drogheria e inziò a produrre
confetti.
A 31 anni, nel centro di Perugia,
fondò con il marito e un altro personaggio il cui nome sarebbe
diventato celebre nel settore alimentare – Giovanni Buitoni – una
piccola azienda con 15 dipendenti, la Perugina.Rimasta sola a mandare avanti l’azienda per la partenza degli uomini per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale, Luisa rivelò grandi doti sia nella pasticceria sia nella direzione di quella che sarebbe diventata una grande industria.
La sua prima invenzione, il Bacio Perugina, è la dimostrazione della grande capacità aziendale di Luisa: infatti, prima ancora del nome, la genialità consisteva nel processo produttivo che permetteva all'azienda di contenere i costi in un periodo storico di grandi difficoltà economiche: i primi baci erano, infatti, realizzati con un reimpasto degli scarti di lavorazione degli altri prodotti dolciari. Il prodotto fu un successo mondiale.
In questo periodo ebbe inizio la storia d'amore, discreta e riservata, tra Luisa Spagnoli e il figlio di Francesco Buitoni, Giovanni, di 14 anni più giovane di lei.
Dopo l'uscita del marito dalla società, non senza difficoltà, Luisa rimase invece in azienda, entrando nel consiglio di amministrazione e sviluppando anche iniziative in ambito sociale per migliorare la vita dei dipendenti come l’asilo nido fondato nello stabilimento di Fontivegge.
Nel 1930 Luisa decise di intraprendere una nuova impresa: l'allevamento di pollame e conigli d'angora.
Per sviluppare questa nuova attività intensificò l’attività delle sette-otto operaie che si affaccendavano in un locale della Perugina sviluppando esperimenti di filatura che avrebbero portato il suo nome alla celebrità nel mondo della moda.
Morì all'età di 57 anni per un tumore alla gola: il lancio industriale della sua intuizione per filati di moda sarà portato avanti dal figlio Mario.
Di lei si può ricordare il genio imprenditoriale, la grande attitudine al sociale che ha trovato applicazione nella tutela della qualità della vita dei suoi operai e il coraggio che ha dimostrato in ogni scelta che ha portato avanti.
"Credo che le donne reggano il
mondo, e non credo ci sia un uomo che abbia mai fatto qualcosa senza
che una donna lo abbia incoraggiato a farlo."
[Bob Dylan]
Un elogio a tutte le donne, alla
tenacia con cui conciliano lavoro e famiglia, alla loro arguzia e al
loro coraggio.
Commenti
Posta un commento