Blocco degli sfratti per tutto il 2020, che cosa comporta?
Il Decreto Rilancio, che è stato convertito in legge, ha esteso ufficialmente il blocco degli sfratti per tutto l'anno 2020. Quindi, fino al 31 dicembre 2020, viene mantenuta la misura che aiuta gli inquilini in difficoltà.
Il blocco era già stato introdotto con il Decreto Cura Italia e la sua scadenza era fissata per il 31 agosto, la quale è stata poi prorogata al 31 dicembre. Quindi viene allungato il periodo durante il quale non possono essere messe in atto le procedure di sfratto per morosità o per fine locazione.
Confedilizia aveva già espresso le proprie rimostranze in merito a questa decisione, considerandola una misura con effetti depressivi inestimabili sul mercato immobiliare. Il blocco, infatti, non riguarda solamente le locazioni residenziali, ma anche le locazioni relative a proprietà con uso diverso dall'abitativo come, ad esempio, negozi, alberghi e tanti altri esercizi commerciali. Il blocco degli sfratti avviene in automatico, non occorre infatti nessuna istanza e/o domanda da parte dei soggetti interessati, inoltre non vengono richiesti particolari requisiti per usufruirne.
Qualora il locatore dovesse decidere di avviare una procedura di sfratto nei confronti del proprio inquilino, nonostante il giudice conceda la convalida di sfratto o l'ordinanza provvisoria di sfratto, il provvedimento verrebbe comunque eseguito dopo il 31 dicembre 2020.
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