Il fenomeno del Lucca Comics & Games

 






Il Lucca Comincs & Games è arrivato alla sua cinquantaseiesima edizione quest'anno, si è svolto nel weekend del 28 ottobre fino al 1 novembre, raggiungendo un numero record di persone, ovvero 320 mila contando i biglietti venduti e ha affermato, nuovamente, la sua importanza come uno dei più importanti eventi al mondo per gli appassionati di fumetti, giochi da tavolo, serie tv e cultura pop, affiancato solo dal Comiket di Tokio e dal San Diego Comic Con.

Dal punto di vista pratico è predisposto in una serie di spazi espositivi, divisi tra palazzi storici del centro di Lucca, come il Teatro del Giglio o il Palazzo Ducale, e grandi padiglioni; quest'ultimi variano molto, ci sono padiglioni dedicati ai fumetti, all'interno dei quali vengono organizzati firmacopie con gli autori, presentate le novità della stagione e messi in vendita vari titoli dalle case editrici, ma anche spazi più piccoli in cui si gli appassionati possono trovare gadget, come spade laser, parrucche colorate o armature medievali. 

«Lucca è internazionale non soltanto per i grossi numeri, ma perché è totalmente differente da ciò che viene offerto di solito: è come se si prendesse il Salone del Libro di Torino, il Festival della Letteratura di Mantova, li si unisse e si aggiungesse la partecipazione attiva del pubblico» dice Emanuele Vietina, che ha cominciato a lavorare alla manifestazione come volontario negli anni Novanta – «quando il padiglione Games aveva le tavole per giocare ma non le sedie, e noi volontari assaltavamo quelli dei Comics per rubargliele» – e oggi è presidente di Lucca Crea, la società che organizza la manifestazione. «La grande intuizione è stata quella di capire che il pubblico era uno solo: i ragazzi che come me amavano i fumetti amavano anche i giochi di ruolo, le miniature, i giochi di carte» [ilPost].

Dal 1966 la manifestazione è mutata parecchie volte, seguendo il cambiamento dell'ambiente: gli spazi dedicati sono cambiati molto spesso, lo scopo stesso si è esteso, per esempio con l'introduzione dagli anni novanta dell'area Games, cui hanno fatto seguito le aree dedicate ai concerti, ai cosplay e alla cultura giapponese; fino ad una decina di anni fa, le persone interessate erano ancora considerate di nicchia, mentre dopo l'enorme successo dei film Marvel e di serie tv come Stranger Things e Game of Thrones, il pubblico interessato è aumentato tantissimo, al punto che la vita cittadina di Lucca si ferma per la durata della manifestazione e tantissimi negozi affittano temporaneamente i propri spazi a rivenditori di poster, magliette e altri gadget dedicati al genere. 

La forza del Lucca Comics & Games risiede nel suo saper stare al passo con le tendenze ed è proprio questo che gli ha permesso di crescere negli anni, stringendo collaborazioni con grandi aziende d'intrattenimento internazionali per organizzare eventi speciali nei giorni del festival. Eleonora Caruso racconta: «Qui vengono ospiti da tutto il mondo, mentre a Tokyo non vanno gli americani, e a San Diego non sono abituati ad avere ospiti giapponesi. A Lucca sono venuti autori giapponesi che si sognano in tutto il mondo: quando nel 2019 è venuto Hirohiko Araki, l’autore di Jojo, sono venute persone da tutta Europa, perché Araki non viene veramente mai da nessuna parte» [ilPost]; anche la conformazione stessa della città, che ricorda gli immaginari fantasy a cui molti fan sono legati, rendendo l'esperienza più immersiva, attira le folle di persone. 



Photo Credits: GoogleImage

Visita https://www.serviziimmobiliari.eu/ per scoprire i nostri servizi per la gestione fiscale delle locazioni.











Commenti

Post più popolari