Morosità dell'ex proprietario: i debiti ricadono sul compratore

Nel caso in cui si acquistasse un immobile da un proprietario moroso, l'acquirente diventa responsabile dei suoi debiti in solido con il condominio. 

La questione viene chiarita nell'inserto L'Esperto risponde del Sole 24 Ore dall'avvocato Augusto Cirla, il quale fa riferimento all'art. 63 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile. 

Questo principio viene applicato anche nel caso in cui l'immobile fosse stato acquistato all'asta; infatti, nel caso in cui fosse stata intentata una procedura esecutiva nei confronti del proprietario moroso, da parte del condominio, e la suddetta si fosse conclusa con un provvedimento di un giudice che, con decreto di trasferimento, avesse stabilito che la proprietà del bene pignorato dovesse passare al nuovo proprietario, a quel punto l'acquirente diventa un condomino a tutti gli effetti. Per questo motivo verrà, da quel momento, considerato responsabile del versamento della quota. 

L'amministratore di condominio ha comunque le sue responsabilità, infatti, ha il dovere di agire nei confronti del proprietario moroso, passando anche per la riscossione forzosa di quanto dovuto. Qualora non lo facesse, potrebbe essere accusato di negligenza; perchè questo accada deve essere il condominio stesso a dimostrare l'effettiva esistenza del danno. Il giudizio finale dipende da diverse valutazioni e dalla possibilità di provare il danno, quale, ad esempio, il fatto che il proprietario moroso, per merito della negligenza dell'amministratore, sia riuscito a vendere un terzo dell'appartamento. In questo modo il condominio non avrebbe garanzie di poter riscuotere la cifra dovuta. 

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