Lavoratori in fuga da San Francisco, se succedesse anche a Milano?

San Francisco Bay Area, che comprende la città di San Francisco e la Silicon Valley ed è una delle zone più care degli USA per quanto riguarda gli affitti, è oggetto di enormi ripercussioni dovute alla pandemia.

Questa è la zona in cui sorgono le più importanti aziende tecnologiche come Apple, Google, Facebook, Adobe, Twitter e molte altre. Migliaia di dipendenti di queste aziende sono ora in smart working a oltranza, quindi hanno deciso di lasciare le loro case in affitto, trasferendosi dove i costi di locazione sono nettamente inferiori. 

La corsa sfrenata del mercato immobiliare nella San Francisco Bay Area si è protratta per anni e grazie a una domanda che cresceva esponenzialmente, l'offerta si è dovuta adeguare di conseguenza. Nell'ultimo decennio, infatti, il prezzo medio di un appartamento per una famiglia si è triplicato, raggiungendo la cifra di 1 milione di dollari, mentre nella città di San Francisco si arriva fino a 1,6 milioni di dollari. In tema di locazioni invece, un posto letto in un appartamento condiviso con altri inquilini il costo medio è quello di 1.300$al mese. 

Di conseguenza, all'aumentare dei prezzi delle abitazioni è aumentato anche il costo della vita, come supermercati, ristoranti e servizi, arrivando a una situazione di divergenza sociale gravissima, dove è presente un miliardario ogni 11.600 abitanti e un senza tetto ogni 100.

È stata quindi la pandemia globale a spezzare questo trend insostenibile: la quasi totalità delle aziende ha adottato lo smart working, chi come Google con scadenza al giugno 2021, chi come Twitter rendendolo fruibile per sempre, e di conseguenza tantissimi lavoratori hanno convenuto fosse meglio spostarsi in altre aree meno care. 

Questo "esodo" ha avuto effetto immediato sul mercato immobiliare, creando un'inversione di tendenza che era inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Oggi, i prezzi delle case nella San Francisco Bay Area, siano esse in affitto o in vendita, stanno riscontrando un calo che val dal 0 al 15%.

La città italiana che possiamo paragonare all'area della Silicon Valley statunitense è sicuramente Milano, dove vediamo concentrarsi uffici, lavoratori da ogni zona d'Italia e aziende attualmente in smart working. Allo stesso modo, il mercato immobiliare di Milano, è stato protagonista di una crescita importante negli ultimi anni. Si tratta della città più cara d'Italia per quanto riguarda l'affitto di una stanza all'interno di un appartamento condiviso. Molte aziende, come a San Francisco, hanno stabilito il lavoro da casa, di cui tantissime fino a tutto il 2020, iniziano a vedersi le prime ripercussioni. I primi a soffrirne sono sicuramente ristoranti e bar, con un calo del 70% delle pause pranzo. Dobbiamo comunque aspettarci che possa verificarsi una situazione simile a quella della Silicon Valley, con lo spostamento di tantissimi lavoratori verso cittadine meno care e quindi un calo del mercato immobiliare nel capoluogo lombardo.  


Photo Credits: Google Images e Pinterest.it

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