Rivestimenti del bagno: a quale altezza metterli?


Il bagno è diventato un ambiente sempre più importante, impiegato per momenti di relax e benessere, oltre che per prendersi cura di se stessi. I colori e i materiali impiegati, negli anni, hanno subito numerose evoluzioni, ma ancora oggi, nonostante le finiture moderne non richiedano più l'utilizzo delle piastrelle, queste continuano ad essere il rivestimento prediletto per il bagno. 

Fino a pochi anni fa, l'altezza fino alla quale bisognava piastrellare il bagno era obbligata dalle normative in materia di igiene: i rivestimenti dei servizi igienici privati dovevano arrivare fino a due metri, esattamente come quelli dei pubblici esercizi. Oggi la scelta delle piastrelle, così come la loro altezza, è una mera questione di gusto personale perché lo stesso livello di igiene che esse garantiscono è facilmente ottenibile tramite vernici di uso comune. 

Si può decidere di rivestire le pareti fino al soffitto, creando un effetto di grande impatto ed eleganza, specie se si impiega un grande formato. Con il rivestimento a tutta altezza viene semplificata anche la pulizia, oltre che non dover tinteggiare le pareti per far fronte a muffe e sporco. Un rivestimento di questo tipo è consigliabile nel caso di ambienti particolarmente ampi e luminosi.

Molto comune all'estero è l'altezza a mezza parete, la quale consente di coniugare il fattore estetico e quello economico, motivo per cui è spesso impiegata per i secondi bagni. Una scelta di questo tipo concorre a dare particolare simmetria all'ambiente, inoltre, permette di utilizzare anche piastrelle particolarmente ricche di decori, senza andare ad appesantire troppo l'ambiente.

Un'altra soluzione piuttosto comune, soprattutto perché obbligatoria fino a qualche tempo fa, è quella di far coincidere l'altezza del rivestimento con l'altezza della porta. È la scelta ideale per ambienti di medie dimensioni e con buona luminosità, ottima anche quando si vuole creare un disegno sulle pareti. Si tratta della soluzione più indicata anche nei casi in cui la doccia è posizionata nelle immediate vicinanze della porta: in questo modo si andrà a creare un senso di continuità.

Le piastrelle ad altezza di sguardo (circa 170/180 cm) sono una scelta poco comune, ma comunque molto valida perché consente di ottenere un buon grado di igiene e facilità di pulizia, oltre che valorizzare la texture e i decori delle piastrelle scelte. Si tratta della soluzione ideale per gli ambienti poco luminosi: lasciando una fascia di circa un metro tra piastrelle e soffitto, per poterla tinteggiare di bianco, consente di dare particolare luce alla stanza.

Per chi ama il minimal, l'ideale è quello di rivestire solamente la dove è necessario per proteggere le pareti dall'acqua, senza dover ricorrere all'impiego di resine e materiali protettivi più costosi delle piastrelle. Una soluzione di questo tipo, però, è da prediligere per il bagno degli ospiti e non per il bagno che viene quotidianamente utilizzato da tutta la famiglia. 

Photo Credits: Pinterest.it e Google Images

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