Locali accorpati in un unico immobile: un solo contratto di locazione

Nel caso in cui venissero accorpati due locali, ovvero due distinte unità immobiliari, che cosa succede al contratto di locazione? 

Di fatto, l'attribuzione di una sola e diversa categoria catastale, comporta la nascita di una nuova unità immobiliare, per questo, qualora vi fossero in essere contratti di locazione in corso, occorrerà interromperli per stipularne uno nuovo che riporti i dati catastali variati. 

A sottolinearlo è l'Agenzia delle Entrate che con la risposta n.28 del 17 gennaio prende in esame un quesito posto da un contribuente. Nello specifico, il soggetto, proprietario di due locali commerciali (uno con categoria C3 locato con contratto ordinario e uno con categoria C1 locato nel 2019 con il regime della cedolare secca) ha unito i due immobili e tale operazione ha prodotto una riclassificazione catastale (C3). Per questo motivo, non era possibile mantenere i due precedenti contratti, in quanto questi producono effetti fiscali diversi. 

L'accorpamento delle due unità ha prodotto la cessazione della loro esistenza in condizioni di indipendenza, oltre che l'attribuzione di un'unica categoria catastale. Questo comporta la creazione di una nuova unità immobiliare, con nuove caratteristiche. 

In questo caso specifico, inoltre, la categoria catastale C3 è inadatta a un contratto di locazione in regime di cedolare secca, la cui applicazione era destinata ai soli immobili appartenenti alla categoria C1, oltre che ai soli contratti stipulati durante l'anno 2019. 

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