Cessione del credito e sconto in fattura: le differenze

Con tutti i bonus casa si parla tanto dello sconto in fattura e della cessione del credito, ma quali sono le differenze? Il Decreto Rilancio, infatti, ha introdotto, oltre alla fruizione diretta della detrazione, la possibilità di richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, ma vediamo, di fatto, che cosa significa.

La cessione del credito consiste nella cessione della detrazione fiscale da parte del contribuente a un ente terzo, sia esso fornitore di beni, società, banca o esercente di attività autonome, in cambio del rimborso, fino a un importo massimo corrispondente alla somma che altrimenti sarebbe stata detratta con la dichiarazione dei redditi. Quindi il contribuente paga alla ditta che effettua i lavori la fattura piena, poi può cedere il credito che gli spetta a intermediari finanziari, che possono essere Poste, banche o assicurazioni, che gli andranno a restituire una somma equivalente al credito.

Per quanto riguarda lo sconto in fattura, consiste in un vero e proprio sconto ad opera della ditta che effettua i lavori, fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori: con lo sconto in fattura, infatti, la ditta che esegue i lavori anticipa al committente la spesa detraibile e successivamente può a sua volta cedere il credito alle banche o a latri istituti finanziari.

Per poter usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, occorre trasmettere all'Agenzia delle Entrate l'apposita comunicazione mediante la quale si rinuncia al bonus fiscale in favore della sua cessione o dello sconto in fattura. 

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