Bonus fiscali e cambio destinazione d'uso: come funziona?

Un immobile sul quale vengono eseguiti interventi di efficientamento energetico e di


ristrutturazione, qualora venisse poi destinato a studio professionale, di quali detrazioni fiscali può usufruire? L'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti con la risposta 611/2021.

Nel caso preso in esame il proprietario dell'appartamento vuole realizzare interventi di ristrutturazione e efficientamento, al seguito dei quali l'immobile sarà concesso in comodato d'uso al coniuge, il quale lo utilizzerà come proprio studio professionale. Il cambio di destinazione d'uso potrebbe di fatto comportare la perdita delle detrazioni fiscali?

L'Agenzia ha chiarito che per poter usufruire del bonus ristrutturazioni, gli interventi devono necessariamente essere eseguiti su edifici residenziali o su parti di edifici residenziali, di qualunque categoria catastale, esistenti. Vengono quindi esclusi dalla detrazione tutti quegli interventi che vengono realizzati su edifici o parti di edifici non residenziali. 

Il bonus ristrutturazioni si può ottenere anche sugli interventi realizzati su un immobile residenziale che cambierà destinazione d'uso una volta terminati i lavori. In questo caso però nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori è obbligatorio che risulti chiaramente che questi comportano il cambiamento di destinazione d'uso.

Per quanto riguarda invece l'Ecobonus, questo è applicabile a tutti gli edifici esistenti, compresi quelli non residenziali. 

Nel caso preso in esame quindi, il proprietario non può usufruire del bonus ristrutturazioni, ma può beneficiare dell'Ecobonus.

 

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