Sisma Bonus: fino all'85% di detrazione

Per quei contribuenti che acquistano immobili ubicati nei Comuni italiani che ricadono nelle zone a rischio sismico (fasce 1, 2, 3) e che fanno parte di edifici demoliti e ricostruiti, possono beneficiare della detrazione del 75% o dell'85% del prezzo di acquisto, con un limite massimo di 96.000 Euro, detraibili in 5 anni in fase di dichiarazione dei redditi. Questo è possibile solamente nel caso in cui l'intervento di demolizione e ricostruzione abbia garantito un miglioramento di almeno 1 o 2 classi sismiche dell'immobile.

L'unità immobiliare, oggetto della detrazione, deve essere ceduta dalla stessa impresa di costruzione o ristrutturazione che ha eseguito i lavori, entro 18 mesi dal termine di questi lavori e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2021. I soggetti beneficiari della detrazione possono optare per la cessione del bonus sotto forma di credito di imposta nei confronti dell'impresa cedente, con facoltà di una sola ulteriore cessione da parte di quest'ultima. Al momento del rogito, parte acquirente dovrà pagare 81.600 Euro tramite cessione del credito di imposta corrispondente, qualora l'immobile sia stato oggetto di un miglioramento sismico di due classi. 
Inoltre, è obbligatorio che i beneficiari del bonus, i quali vogliono cedere il credito di imposta, comunichino all'Agenzia delle Entrate la suddetta cessione, entro e non oltre il 28 febbraio dell'anno seguente a quello di acquisto dell'immobile, pena l'inefficacia della cessione. L'impresa cedente invece deve accettare il credito che le viene attribuito e a partire dal 20 marzo dell'anno successivo potrà cederlo a un fornitore della stessa impresa oppure potrà utilizzarlo in compensazione con i tributi e le imposte dovuti.

Inoltre fino al 31 dicembre 2021 è possibile avvalersi di una terza modalità di pagamento, la quale prevedere la fruizione di uno sconto pari all'importo detraibile che è stato anticipato dall'impresa che ha eseguito i lavori e che cede l'edificio. Tale sconto sarà rimborsato all'impresa mediante credito di imposta e potrà essere utilizzato in compensazione in 5 quote annuali di pari importo oppure cedendolo ai propri fornitori con le medesime modalità per la cessione di imposta. L'impresa che applica lo sconto dovrà fatturare il corrispettivo contrattuale e parte acquirente dovrà comunicare all'Agenzia delle Entrate l'opzione per lo sconto. L'impresa che effettua lo sconto potrà recuperarlo tramite credito di imposta a partire dal decimo giorno del mese successivo a quello in cui è stata fatta la comunicazione.


Photo Credits: Google Images


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