Quota legittima, la causa tra fratelli

La Cassazione, mediante l'ordinanza n. 1141 del 17 gennaio 2019, ha deciso che l'accordo con il quale viene chiusa una causa, la quale è stata intentata da un fratello verso l'altro fratello, con lo scopo di vedersi riconoscere la quota legittima che gli spetta in morte del padre, non è soggetto a imposta proporzionale di registro.

Questo a patto che si tratti di un accordo che abbia come oggetto la sola reintegrazione della quota legittima violata con donazioni o disposizioni testamentarie. 

L'ordinanza della Cassazione specifica che, nel caso in cui gli eredi stipulassero accordi mediante i quali venisse modificato o integrato l'assetto della successione rispetto a quanto è stato disposto dal soggetto che è venuto a mancare, allora è obbligatorio che l'atto sia tassato dall'imposta di registro, in base delle pattuizioni in esso contenute.

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