Qualche chiarimento sull'Ecobonus

Nel caso di ristrutturazione edilizia, che presenti una demolizione e la conseguente ricostruzione con una volumetria differente, si può comunque usufruire del bonus che è previsto per le riqualificazioni energetiche degli immobili?

L'Agenzia delle Entrate specifica che il contribuente che effettua una ristrutturazione edilizia che avviene tramite demolizione e ricostruzione e che abbia come risultato un immobile con struttura diversa e volumetria inferiore rispetto all'immobile di partenza, può usufruire delle detrazioni previste per gli interventi di riqualificazione energetica, a patto che vengano rispettati i limiti di efficienza e trasmittanza energetica che sono stati stabiliti dalla normativa. 

La volumetria dell'edificio preesistente, infatti, al momento è l'unico parametro edilizio ed urbanistico che non può essere travalicato per far si che l'intervento di demolizione e ricostruzione possa rientrare nella ristrutturazione edilizia. La volumetria del fabbricato preesistente rappresenta, in questo modo, il limite massimo di edificabilità, trattandosi di ristrutturazioni che non consentono aumenti della cubatura. Per questo motivo la demolizione e ricostruzione che non sfrutti l'intera volumetria rientra a pieno titolo nella detrazione. 

L'Agenzia delle Entrate specifica anche che l'intervento è realizzabile solo qualora l'immobile non sia sottoposto ai vincoli previsti dal Dlgs 42/2004, che prevedono l'esclusione dall'agevolazione fiscale dell'Ecobonus. Infatti, per quegli immobili che sono sottoposti ai vincoli del "Codice beni culturali e paesaggio", gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi per il ripristino di immobili demoliti o crollati costituiscono interventi di ristrutturazione solo nel caso in cui venga mantenuta la stessa sagoma dell'edificio originale. Per questo motivo, un cambio di volume, anche inferiore non è considerabile ristrutturazione edilizia. 


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