Decreto crescita: deducibilità IMU immobili strumentali

Il Decreto Crescita punta a rafforzare la percentuale di sgravio per imprese e professionisti, quindi ha previsto l’aumento della deducibilità dell’IMU calcolata sugli immobili strumentali per i soggetti passivi di imposta, il che interessa sia le imprese, che i titolari di reddito derivante dall'esercizio di professione o arte; in particolare, la deduzione, già aumentata al 40% dalla Legge di Bilancio, aumenterà progressivamente in ragione delle seguenti percentuali:
  • anno 2018: deducibilità al 40%
  • anno 2019: deducibilità al 50%
  • biennio 2020-2021: deducibilità al 60%
  • anno 2022: deducibilità al 70%

L'IMU è dovuta per anni solari, per questo motivo la deducibilità dell'IMU dal reddito d'impresa è consentita a partire dall'imposta municipale relativa al 2013. Inoltre, per quanto riguarda i soggetti titolari di reddito d'impresa, la previsione di decorrenza deve essere coordinata con quanto è previsto dal periodo del comma 1, art. 99 del Tuir. Questa norma costituisce una norma di cautela per gli interesse erariali, andando ad introdurre una condizione di deducibilità per quanto riguarda le imposte, la quale è l'avvenuto pagamento. 
Trattandosi di una misura che viene applicata in sede di dichiarazione dei redditi, per quanto riguarda la dichiarazione di quest'anno, relativa quindi ai redditi del 2018, resta applicabile l'aliquota di deducibilità precedente alla Legge di Bilancio e al Decreto Crescita, pari al 20%. Il Decreto Crescita infatti introduce una deduzione maggiorata a partire dal periodo di imposta 2019, quindi a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2020, ma di fatto il vero vantaggio si avrà a partire dal 2020, quindi con la dichiarazione dei redditi 2021.
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