Revoca della cedolare secca

La cedolare secca è un regime facoltativo che riguarda i contratti di locazione e consiste nel pagamento di un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali per la parte derivante dal reddito dell'immobile. Inoltre, per quei contratti stipulati sotto cedolare secca, non devono essere versate l'imposta di bollo e quella di registro, normalmente dovute per le registrazioni, le risoluzioni e le proroghe dei contratti d'affitto. Va sottolineato che il regime di cedolare secca non sostituisce in alcun modo l'imposta di registro per la cessione del contratto di locazione. 

È importante chiarire anche che la scelta della cedolare secca implica obbligatoriamente la rinuncia alla facoltà di poter richiedere, per tutta la durata del regime, l'aggiornamento del canone di locazione, anche se viene previsto dal contratto, inclusa la variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell'anno precedente. 

Il locatore ha la facoltà di revocare l'opzione di cedolare secca in ogni annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata, esattamente come è sempre possibile esercitarla nuovamente nelle annualità successive alla revoca, rientrando quindi nel regime. La revoca deve essere necessariamente effettuata entro trenta giorni dalla scadenza dell'annualità precedente. Inoltre la revoca comporta il versamento dell'imposta di registro eventualmente dovuta. 

La revoca della cedolare secca si effettua con lo stesso modello RLI utilizzato per esercitare l'opzione stessa. Coloro i quali non sono obbligati alla registrazione telematica dei contratti di locazione, può presentare l'RLI presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate. 

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