Ecobonus, sostituire soltanto i radiatori dà diritto alla detrazione?

È possibile usufruire dell’ecobonus se si sostituiscono solo i radiatori o è necessario cambiare anche il generatore di calore?

L'Enea ha chiarito ogni dubbio: sono agevolabili con l’ecobonus gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, impianti a pompa di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia. 

L’Enea ammette anche che manca una specifica definizione del termine “sostituzione parziale” dell’impianto ed ha affermato che l’intervento deve necessariamente comportare la sostituzione del generatore di calore. I lavori inoltre, possono comprendere opere (di sostituzione o modifica) sulla rete di distribuzione, sui corpi di emissione e di controllo dell’intero impianto.

Quindi, per accedere all’agevolazione dell'ecobonus, gli  interventi devono essere realizzati contestualmente alla sostituzione dell’impianto di produzione (in questo caso, della caldaia) e non devono riguardare la sostituzione dei radiatori per estensione o per qualsiasi corpo di emissione o distribuzione.

Ma vi è un'altra precisazione da fare: l’Enea ha spiegato che la sostituzione di un’unità esterna di condizionamento con un’altra più efficiente, può accedere alla detrazione perché non costituisce un’integrazione all’impianto già esistente, in quanto ciascuna unità esterna può essere assimilata al generatore di calore.
 

Infine, si ricorda che sono agevolabili con l’ecobonus anche le spese sostenute per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell’intervento: per esempio,  quelle per la demolizione del pavimento e quelle relative alla successiva posa in opera del nuovo pavimento, se connesse alla realizzazione di un impianto radiante a pavimento.
 
L’individuazione delle spese connesse deve essere effettuata da un tecnico abilitato.


 



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