Ecobonus: come procedere se l’intestatario della scheda Enea è diverso da quello del bonifico

Abbiamo già dedicato parecchi articoli all'Ecobonus riguardo gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici per l'anno 2018, e abbiamo visto che sono necessari alcuni adempimenti per usufruirne. Uno di questi è il pagamento delle spese con bonifico bancario o postale e l’invio all’Enea della documentazione sui lavori eseguiti.

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito il dubbio di un contribuente, riguardo al caso in cui l’intestatario del bonifico non coincide con quello dei documenti inviati all’Enea. In questi caso, basta ricordare che  la detrazione fiscale spetta a chi ha effettivamente sostenuto le spese per la riqualificazione energetica. 

Infatti, i soggetti che possono fruire della detrazione Irpef per gli interventi finalizzati al risparmio energetico sono indicati nella scheda informativa da trasmettere all’Enea. Quindi, nel caso in cui non vi sia coincidenza tra il nominativo riportato nella scheda informativa e l’intestazione del bonifico o della fattura, la detrazione spetta al soggetto che ha effettivamente sostenuto la spesa, a prescindere dalla circostanza che il bonifico sia stato ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulti invece intestatario dei documenti per l’Enea.


L’Agenzia delle Entrate ha anche specificato che i documenti di spesa devono essere appositamente integrati con il nominativo del soggetto che ha sostenuto la spesa e con l’indicazione della relativa percentuale di sostenimento.

Queste integrazioni, devono essere effettuate fin dal primo anno di fruizione del beneficio; mentre è esclusa la possibilità di modificare nei periodi d’imposta successivi la ripartizione della spesa sostenuta.

Pagamento del bonifico 


Nel bonifico per il pagamento degli interventi di riqualificazione energetica vanno indicati: 

  • la causale del versamento; 
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione; 
  • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (professionista o impresa che ha effettuato i lavori). 
Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, per i quali i lavori ineriscono all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione è riconosciuta in relazione alle spese imputabili ai vari periodi d’imposta, fino a quello in corso al 31 dicembre 2018/2021. I contribuenti titolari di reddito di impresa sono esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale.

Mentre sui bonifici versati alle imprese che hanno realizzato gli interventi viene operata una ritenuta d’acconto dell’8%.

Ecobonus: i dati da trasmettere all’Enea
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori bisogna trasmettere i relativi dati all'Enea, attraverso il sito internet www.acs.enea.it e si otterrà ricevuta informatica, l’attestato di prestazione (o qualificazione) energetica e la scheda informativa.

Il termine per l’invio all’Enea dei documenti decorre dalla data del collaudo dei lavori, non dal momento di effettuazione dei pagamenti.

Nel caso di interventi per i quali non è previsto il collaudo, per esempio la sostituzione di finestre, la data di fine lavori può essere provata con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori o dal tecnico che compila la scheda informativa. L’Agenzia delle Entrate  ha chiarito che non è ammessa l’autodichiarazione del contribuente.

Grazie all'Ecobonus, quindi, si potrà usufruire della detrazione del 65% per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, fino al 31 dicembre 2018.

Da quest’anno la detrazione è ridotta al 50% per le spese, sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, relative a:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013;
  • acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.





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