Deduzioni fiscali 2018: cosa sono, quali sono e come funzionano?

Le agevolazioni fiscali 2018 spettano, in sede di dichiarazione dei redditi, ai contribuenti che nel corso dell'anno precedente hanno sostenuto spese deducibili ai fini IRPEF. Queste spese possono essere sottratte dal proprio reddito al fine di diminuire le tasse da pagare prima che il fisco effettui il calcolo dell'imposta dovuta. Tra le spese sostenute che danno diritto alla deducibilità degli oneri ci sono i contributi previdenziali e assistenziali o le spese sostenute per persone disabili. 

Come funzionano le deduzioni fiscali? 

  • La deduzione è un'agevolazione che concorre alla formazione del reddito imponibile usato dall'Amministrazione finanziaria per calcolare l'IRPEF e le tasse dovute
  • La somma dei diversi oneri deducibili deve essere sottratta direttamente al reddito complessivo, questo significa che tale somma andrà a diminuire il reddito imponibile usato per calcolare l'imposta da versare al fisco
  • Le deduzioni fiscali operano sul reddito del contribuente ancora prima che si effettui il calcolo Irpef, mentre le detrazioni intervengono dopo l'esecuzione del calcolo
  • Il reddito imponibile è il risultato del reddito effettivo meno le deduzioni fiscali
  • Perchè il contribuente possa fruire delle deduzioni 2018 o delle detrazioni 2018 occorre che sia in possesso dell'apposita documentazione comprovante il diritto e che presenti la dichiarazione dei redditi entro le scadenze fissare per legge. 
Se effettua la dichiarazione dei redditi tramite:
  • 730 precompilato - scadenza 23 luglio 2018
  • 730 ordinario - scadenza 9 luglio se il modello è presentato al sostituto d'imposta - 23 luglio se al Caf o altro intermediario
  • Modello Redditi 2018 - scadenza 31 ottobre.
Gli oneri che danno diritto alla deducibilità delle spese e quindi alle deduzioni fiscali 2018 sono:

1) Contributi previdenziali: il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali rappresenta una delle spese principali che possono dare diritto alla deduzione almeno per i lavoratori. I contributi previdenziali sono deducibili nel 2018 per i seguenti importi massimi:


  • Deduzioni contributi senza alcun limiti di importo
  • contributi agricoli unificati versati all’Inps
  • contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge; 
  • contributi facoltativi versati alla gestione pensionistica obbligatoria di appartenenza, stessa possibilità anche per i familiari a carico; 
  • contributi versati per il riscatto degli anni di laurea; 
  • contributi versati per la ricongiunzione di periodi assicurativi;
  • i contributi versati all'assicurazione casalinghe INAIL;
  • Deduzioni contributi fino a 5.164,57 euro
  • contributi versati ai fondi pensione;
  • contributi per l'assicurazioni sulla vita;
  • contributi familiari a carico che per basso reddito non possono far valere la loro deduzione dei contributi.
  • Deduzioni contributi fino a 1.549,37 euro
  • contributi versati a favore dei collaboratori domestici come colf e badanti, babysitter ecc per la parte ovviamente a carico del datore di lavoro.


2) Spese interamente deducibili dal reddito complessivo:

  • Assegni periodici corrisposti al coniuge a seguito di separazione o divorzio. Non spetta la deduzione ma la detrazione invece per l'assegno di mantenimento dei figli. Per maggiori informazioni leggi: assegno di mantenimento coniuge deducibile
  • Spese disabili: 
  • prestazioni del medico generico; 
  • acquisto di farmaci; 
  • assistenza specifica; 
  • personale di assistenza diretta alla persona;
  • spese sostenute dal contribuente per l'adozione di un minore straniero: deducibilità al 50%.
3) Erogazioni liberali effettuate in favore di:
  • Contributi, donazioni e oblazioni erogate alle ONG;
  • Erogazioni liberali ad ONLUS, di associazioni di promozione sociale e di alcune fondazioni e associazioni riconosciute. 
  • Erogazioni liberali ad enti universitari, ricerca ed enti parco regionali e nazionali. 
  • Erogazioni liberali, donazioni e gli altri atti a titolo gratuito a favore di trust o fondi speciali: la deduzione è solo per un massimo del 20% del reddito complessivo dichiarato, e comunque per un massimo di 100.000 euro annui.
Altre deduzioni fiscali 2018:

  • Assegni periodici (rendite, vitalizi, ecc.) corrisposti dal dichiarante sulla base di un testamento, donazione o da parte del tribunale.
  • Canoni, livelli, censi e altri oneri gravanti sui redditi degli immobili e i contributi obbligatori per gli immobili non locati e non affittati
  • Indennità per la perdita dell’avviamento corrisposte per disposizioni di legge al conduttore in caso di cessazione della locazione di immobili urbani non adibiti ad abitazione.
  • Somme che non avrebbero dovuto concorrere a formare i redditi di lavoro dipendente e assimilati e che, invece, sono state ricomprese ai fini della tassazione; 
  • 50% imposte sul reddito dovute per gli anni precedenti al 1974 iscritte nei ruoli con riscossione iniziata l'anno scorso.
  • Erogazioni liberali per oneri difensivi delle persone che fruiscono del patrocinio gratuito dello Stato.
  • Spese per l’acquisto o la costruzione di abitazioni date in locazione.
  • Somme restituite al soggetto erogatore in periodi d’imposta diversi da quello in cui sono state assoggettate a tassazione.
Quali sono i documenti necessarie per la fruizione delle deduzioni fiscali 2018?
I contribuenti al fine di documentare le spese deducibili 2018 effettuate nel corso dell'anno precedente devono essere in possesso, e presentare in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, i documenti necessari per fruire delle deduzioni:

  • tutte le fatture;
  • ricevute;
  • quietanze,

purché indicanti il codice fiscale del contribuente, o il suo numero di partita Iva.
I documenti devono essere conservarli in originale per tutto il periodo durante il quale l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di richiederli, ossia per 5 anni. Se la dichiarazione pertanto è quella del 2018, i documenti per le deduzioni fiscali, vanno conservati fino al 2023.

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