Esonero canone tv per i settantacinquenni

Il decreto del 16 Febbraio 2018 ha stabilito che il limite di reddito per l'esenzione dal pagamento del canone tv, prevista per chi ha un'età pari o superiore a 75 anni, per il 2018 passa da 6.713,98€ a 8.000€. Dal 2008, la legge 244/2007 prevedeva che per i soggetti con età pari o superiore ai 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge che non superasse complessivamente 512,46€ per tredici mensilità, senza conviventi, fosse abolito il pagamento del canone tv per l'apparecchio sito nel immobile di residenza. 
La legge di stabilità 2016 ha introdotto alcune novità in materia di canone tv. Tra le tante ha stabilito che la detenzione di un apparecchio televisivo si presume nel momento in cui esiste un'utenza per la fornitura di energia elettrica nell'immobile in cui si ha la residenza anagrafica. Il pagamento, inoltre, è dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica. Il canone viene pagato in 10 rate mensili, a partire da gennaio fino ad ottobre, le quali vengono addebitate sulle fatture emesse dalle imprese elettriche. 
Sempre tramite la legge di stabilità 2016 è stato previsto che, per gli anni dal 2016 al 2018, una parte delle eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone tv può essere destinata, con decreto del Mef, all'ampliamento fino a 8.000€ della soglia reddituale prevista per l'esenzione a favore di coloro che hanno dai 75 anni in su. 
Il decreto legislativo del 2018 ha quindi stabilito che viene ampliata fino a 8.000€ la soglia reddituale prevista per l'esenzione dal pagamento, inoltre attribuisce a un successivo provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate il compito di definire le modalità di attuazione dell'agevolazione. Il limite reddituale fa riferimento ai redditi dichiarati nell'anno precedente a quello per il quale si richiede l'esenzione, inclusi gli interessi maturati su depositi bancari, postali e titoli di stato, così come i redditi esenti da Irpef, il reddito dell'abitazione principale e le sue relative pertinenze. 

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