Mediatori immobiliari abusivi, le sanzioni si inaspriscono

Si inaspriscono le sanzioni per chi svolge l'attività di mediazione immobiliare in modo abusivo, dal 15 febbraio infatti entreranno in vigore alcune modifiche normative, con lo scopo di combattere e arginare l'abusivismo di chi esercita questa professione senza essere in possesso dell'abilitazione. La norma è stata approvata dalla maggioranza senza nessun voto contrario e per gli abusivi ci saranno penali fino a 50.000 euro e sequestro degli immobili dove si svolge l'attività. 

Secondo le stime del centro studi Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), il totale delle provvigioni percepite in modo indebito dagli agenti abusivi è ogni anno pari a 750 milioni di euro, il tema quindi è particolarmente rilevante per il settore immobiliare. 

Prima di questa recente modifica, la legge prevedeva che l'agente immobiliare irregolare subisse tre sanzioni amministrative, prima di arrivare alla denuncia penale; il nuovo testo invece introduce gli aggravi previsti dalla modifica dell'art. 348 del codice penale dopo essere incorsi in una sola sanzione amministrativa. La legge numero 3 dell'11 gennaio 2018 modifica il regime sanzionatorio per gli abusivi in due modi: facendo scattare il regime penale già dalla seconda infrazione per esercizio abusivo della professione e incrementando le sanzioni previste appunto per gli abusivi. 

Chiunque eserciti una professione, senza esserne abilitato, viene punito con la reclusione che va dai 6 mesi ai 3 anni, con una multa da 10.000 a 50.000 euro. L'inasprimento interessa soprattutto il lato economico, quello più efficace per contrastare i comportamenti illeciti.

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