Regime fiscale delle locazioni brevi: circolare dell'AdE

CIRCOLARE SUL NUOVO REGIME FISCALE DELLE LOCAZIONI BREVI  A SEGUITO DEL TAVOLO DI LAVORO AGENZIA ENTRATE – MEF –
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA  

Mercoledì 27 settembre 2017 FIMAA Italia ha avuto un incontro presso la sede dell’Agenzia  delle Entrate sul tema delle locazioni brevi.  

Erano  presenti  i  rappresentanti  delle  varie  associazioni  di  categoria  ai  quali  i funzionari  dell’Agenzia  delle  Entrate  hanno  illustrato  il  contenuto  della  prossima  circolare,  in  fase  di  emanazione,  redatta  al  fine  di  chiarire  i  dubbi  interpretativi  della  nuova  disciplina  di  cui  all’art. 4 del D.L. 50/2017.  

In sintesi i funzionari hanno riferito che:  

  1. rientrano nell’ambito della disciplina solo i contratti di locazione, di durata inferiore a  30 giorni,  in cui entrambi i contraenti, locatore e conduttore, sono persone fisiche;  
  2. Sono ricomprese anche le locazioni che concernono porzioni di appartamenti;
  3. Rientrano  nella  disciplina  solo  i  contratti  di  locazione  conclusi  dopo  il  1.6.2017.  Fa  fede  la  data  di  conclusione  del  contratto  ex  art.  1326  cod.  civ.  (intesa  come  il momento in cui chi ha fatto la proposta ha ricevuto comunicazione dell’accettazione  del locatore); 
  4. Entro  il  30  giugno  del  2018  dovranno  essere  comunicati  i  dati  relativi  a  questi  contratti conclusi dopo il 1.6.2017;  
  5. La  ritenuta  di  acconto  va  versata  entro  il  giorno  16  del  mese  successivo  a  quello  dell’incasso del canone e non a quello successivo alla conclusione del contratto (per  l’ipotesi  in  cui  il  versamento  del  canone  non  sia  contestuale  alla  conclusione  del  contratto);  
  6. Vi è stato un periodo di tolleranza iniziale di 60 giorni decorrenti dal momento in cui  sono  state  emanate  le  disposizioni  di  attuazioni  (pubblicate  il  12.7.2017)  per  il  versamento delle ritenute di acconto. In sostanza quindi non vi saranno sanzioni per  ritenute non versate sino al 11.9.2017. Dopo questa data non vi sarà più tolleranza.  
  7.  E’ stato chiarito che gli intermediari non sono responsabili per eventuali errori nella  comunicazione  dei  dati  relativi  ai  contraenti  o  all’immobile,  in  quanto  non  sono  tenuti a verificare la veridicità delle affermazioni riferite dai contraenti;  
  8. I  contratti  di  locazione  possono  ricomprendere  anche  alcuni  servizi  (biancheria,  pulizia, wi‐fi, utenze);  
  9. La  ritenuta  del  21%  va  calcolata  sul  corrispettivo  lordo,  quindi  sono  escluse  dal  calcolo: penali, cauzioni, caparre confirmatorie;  
  10. La  provvigione  mediatoria,  se  non  espressamente  distinta  dal  canone  e  quindi  corrisposta insieme allo stesso, viene ricompresa nel concetto di “corrispettivo lordo”  e  quindi  viene  assoggettata  anch’essa  a  ritenuta.  Per  cui  per  escluderla  da  tale computo  va  specificato  che  il  versamento  corrisponde  a  canone  +  provvigione, specificando espressamente l’ammontare della provvigione;  
  11. Sono compresi nel “corrispettivo lordo” anche i costi dei servizi accessori (biancheria,  pulizia)  ad  eccezione  di  quelli  che  possono  essere  riaddebitati  in  base  al  consumo  effettivo. Attenzione:  i  servizi  accessori  che esulano  da  quelli elencati  dalla  norma  (DL  50/2017)  configurano  per  il  locatore  un'attività  di  tipo  imprenditoriale  con  tutte  le  conseguenze del caso;  
  12. Nel caso di collaborazione tra agenti immobiliari (uno segue il proprietario e l’altro il  conduttore) è quello che segue il proprietario che ha l’onere di effettuare e versare la  ritenuta del 21%; 
  13. Nel caso di comproprietari (locatori) la ritenuta va operata e certificata nei confronti  di  quel  comproprietario  che  ha  partecipato  alla  trattativa,  ossia  quello  che  ha  conferito l’incarico all’agente immobiliare.  



E’ rimasta aperta la questione del pagamento del canone attraverso un assegno bancario  non  trasferibile  intestato  al  proprietario  e  consegnato  dal  conduttore  all’agente  immobiliare. 

In questo caso i  funzionari dell’Agenzia delle Entrate  ritengono che comunque l’agente  immobiliare “essendo intervenuto nel pagamento” debba calcolare e versare la ritenuta.  Alle  nostre  osservazioni  (e  rimostranze)  che  ciò  porterebbe  alla  incertezza  di  poter  ottenere  la  necessaria  provvista  dal  locatore  per  effettuare  il  versamento,  e  quindi  creerebbe  non  poche  difficoltà all’agente  immobiliare  (che  potrebbe  in  tal  caso essere  esposto a dover anticipare di tasca sua il relativo importo) i funzionari dell’Agenzia delle  Entrate  hanno  sospeso  la  loro  decisione  e  si  sono  assunti  l’impegno  ad  un’analisi  più  specifica della tematica.  

Sono  invece  pacificamente  esclusi  gli  obblighi  di  versamento  della  ritenuta  quando  il  pagamento  del  canone  avvenga  con  bonifico  su  un  conto  corrente  intestato  al  proprietario,  oppure  con  carta  di  credito,  paypal  o  altri  strumenti  di  pagamento elettronico.

Fonte Fimaa Nazionale

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