Agevolazioni fiscali per il contratto a studenti

Ottobre, riapertura degli atenei e inizio dei corsi universitari.

Sono tanti gli studenti fuori sede che decidono di affittare una stanza di un appartamento. Il mercato dell'affitto a studenti non ha conosciuto crisi in questi anni, anzi il canone di locazione per il singolo posto letto è aumentato leggermente, raggiungendo cifre altissime in alcune città come Milano (510 euro al mese) o Roma (440 euro al mese) e registrando rispettivamente un +5% della prima città e un +6% della seconda città rispetto all'anno precedente.

L'attuale normativa prevede agevolazioni fiscali sia per gli studenti che prendono in affitto un immobile, sia per i locatori.

Detrazioni per i conduttori
I conduttori possono usufruire di una detrazione fiscale - è esclusa la sublocazione - ed è consentita  a condizione che l’Università sia ubicata in un  Comune diverso da quello in cui lo studente ha la propria residenza, distante da quest’ultimo almeno 100 chilometri, sito in un’altra provincia rispetto a quella di residenza. L’unità immobiliare locata deve  essere ubicata nel Comune in cui ha sede l’Università ovvero in Comuni limitrofi.
Anche gli studenti universitari italiani che seguono corso di laurea nell’Unione Europea possono fruire della detrazione.
La detrazione per il canone di locazione per studenti universitari fuori sede è pari al 19% sino ad un ammontare massimo del canone di 2633 euro annui. Il contratto può essere intestato anche ai genitori.
Il limite di canone massimo di  2.633 euro è il limite massimo per contribuente anche nell’ipotesi in cui il genitore sostenga le spese per più contratti con riferimento a più figli fiscalmente a carico. 

Agevolazioni per locatori
Normalmente i locatori affittano la stanza a studenti fuori sede con un contratto a canone libero 4+4.
Esiste, tuttavia, la possibilità di locare a studenti universitari fuori sede con una tipologia di contratto transitorio che consente ai proprietari di usufruire di agevolazioni fiscali.
- Il contratto deve avere una durata compresa tra sei mesi e tre anni.
- Il canone pattuito tra le parti deve essere compreso all'interno di fasce di oscillazione previste dagli appositi accordi territoriali siglati tra le associazioni degli inquilini e dei proprietari.

Per i proprietari di abitazioni locate ed ubicate in aree ad alta densità abitativa è prevista un’ulteriore riduzione del 30 per cento del reddito imponibile derivante dai contratti di locazione, al netto della precedente riduzione del 15 per cento (o 25 per cento).
L’ulteriore abbattimento del canone del 30 per cento in favore del locatore è applicabile anche alle pertinenze.

Opzione per la cedolare secca per la locazione singola camera
E’ possibile scegliere il regime fiscale della cedolare secca  anche se si affitta una singola camera dell’abitazione. Tuttavia, va considerato che, nel caso siano locate ‐ con diversi contratti ‐ più porzioni di un’unità abitativa con un’unica rendita (per esempio, più stanze della stessa abitazione), tutti i redditi di locazione debbono essere tassati allo stesso modo. Quindi, la scelta per l’applicazione della cedolare per un contratto di locazione di una camera obbliga il locatore all’esercizio dell’opzione anche per il reddito derivante dalla contemporanea locazione di altre porzioni della stessa abitazione.


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