Legge regionale per il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Legge Regionale n.5 del 30 maggio 2014,  l’Emilia Romagna ha approvato il recupero dei sottotetti esistenti accatastati fino al 31 dicembre 2013, in edifici collocati nei centri urbani e aventi destinazione residenziale per almeno il 25% della superficie utile

La legge promuove il recupero ai fini abitativi dei sottotetti, con l'obiettivo di " contenere il consumo di nuovo territorio attraverso un più efficace riutilizzo dei volumi esistenti, di favorire la messa in opera di interventi tecnologici per il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e morfologiche degli immobili e delle prescrizioni igienico-sanitarie riguardanti le condizioni di agibilità".
La legge di riforma consente interventi di recupero ai fini abitativi, anche in assenza di una specifica disciplina di piano urbanistico, ammettendo anche opere edilizie funzionali a tale riuso dei sottotetti, quali l’abbassamento dell’ultimo solaio per realizzare le altezze minime richieste e interventi di apertura di finestre, abbaini, lucernai 
Per ogni vano deve essere assicurata una altezza media di 2,40 metri, che può scendere a 2,20 per i locali adibiti a servizi. Il rapporto illuminante non può essere inferiore a un sedicesimo.
I lavori di recupero possono comportare l’inspessimento delle falde di copertura per migliorare l’isolamento termico, l’apertura di finestre e lucernari e la modifica delle altezze di colmo degli edifici.
Nei lavori deve essere sempre garantita una valutazione della sicurezza e l’eventuale adeguamento antisismico di tutto l’edificio.
Gli interventi di recupero si classificano come ristrutturazione edilizia con aumento del carico urbanistico. Per la loro realizzazione è necessario presentare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e reperire spazi per i parcheggi pertinenziali.





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