Nel mirino del redditometro




Dal mese di marzo scatteranno le ispezioni fiscali per oltre 37.000 contribuenti considerati  "non coerenti" con il  nuovo redditometro e riguarderanno i redditi dichiarati a partire dall’anno fiscale 2009 (dichiarazione dei redditi 2010).

Con il nuovo strumento di accertamento sintetico induttivo, il Fisco può stimare il reddito presunto del contribuente sulla base di spese sostenute nel corso del periodo di imposta.
Tocca al contribuente l'onere della prova e dimostrare che le spese sono state effettuate con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d'imposta, oppure con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte o con redditi che non concorrono alla formazione del reddito imponibile.
La determinazione sintetica del reddito presunto è determinata moltiplicando le spese di cui il fisco è a conoscenza per il coefficiente attribuito alla classe di appartenenza del contribuente.
Per determinare la classe del contribuente vengono prese in considerazione tre variabili: composizione famigliare, fascia di età e area geografica.
L'accertamento scatta solo quando il reddito presunto risulta superiore di almeno il 20 per cento rispetto al reddito dichiarato e quando la differenza sia, comunque, superiore ai 12.000 euro all'anno.
Con successiva comunicazione l'Agenzia delle Entrate ha specificato che non saranno soggetti a controlli i pensionati che vivono della sola pensione.

L'Agenzia delle Entrate ha messo, inoltre, a disposizione un software - il Redditest - che consente al contribuente di verificare se le spese dallo stesso sostenute sono coerenti con il reddito dichiarato.
La compilazione è anonima e non comporta acquisizione di informazioni da parte delle Agenzie delle Entrate.


Vediamo di seguito quali sono le spese  nel mirino del Fisco per la stima della capacità contributiva
In mancanza della dichiarazione della spesa, saranno prese in considerazione le spese medie Istat della tipologia della classe di appartenenza del contribuente (composizione famigliare, fascia di età e area geografica).
Consumi: alimentari e bevande, abbigliamento e calzature
Abitazione principale e altre abitazioni:mutuo, canone di locazione, canone di leasing immobiliare, spese di condominio, manutenzione ordinaria, fatture di intermediazione immobiliare.
Utenze: riscaldamento, gas, energia elettrica
Mobili, elettrodomestici: rientrano in questa voce tutte le spese  sostenute per l'acquisto di elettrodomestici
degli arredi e complementi di arredo, le spese per i collaboratori domestici, detersivi, biancheria per la casa, pentole
Sanità: spese mediche, visite specialistiche e acquisto medicinali
Trasporti: automobili, ciclomotori, caravan, imbarcazioni e tutte le ricevute e fatture per la manutenzione, nonchè i bolli e i premi assicurativi.
Rientrano inoltre in questa voce le spese per i mezzi di trasporto (tram, treni, taxi) ed eventuali canoni di leasing o ricevute/fatture di noleggio per i mezzi di trasporto.
Oltre ai valori Istat, vengono presi in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo mezzo di spostamento
Comunicazioni: acquisto di apparecchi per la telefonia e canoni e spese per l'utilizzo
Istruzione: rette scolastiche per la scuola di ogni ordine e grado, corsi universitarie scuole di specializzazione, master. Sono inoltre compresi i soggiorni studio all'estero e le spese sostenute per il canone di locazione studenti universitari
Tempo libero: giochi, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, cancelleria, internet, lotterie, piante, fiori, pay-tv.
Rientrano anche le spese per circoli spotivi, culturali, abbonamenti per eventi sportivi e culturali.
Cavalli e animali domestici e relative spese veterinarie
Altri beni e servizi: assicurazioni danni, infortuni e malattia; contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti estetici; prodotti per la cura della persona; centri benessere; argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; borse valigie e simili; onorari dei liberi professionisti; alberghi, pensioni e viaggi organizzati; pasti e consumazioni fuori casa; assegni periodici corrisposti al coniuge.
Investimenti:  immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative per investimento, polizze per la previdenza e polizze vita, contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali, conti di deposito vincolati, altri titoli di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o di antiquariato, manutenzione straordinaria delle abitazioni, donazioni.






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