Ripensamenti sull'Imu?

Il futuro prelievo del Decreto Salva Italia sulle abitazioni  fa preoccupare molto le famiglie, le quali, oltre ai normali rincari e  all'aumento Iva,  dovranno fare i conti con la "stangata" dell'Imu.
Domani o venerdì è previsto un incontro con premier e segretari di partito per cercare di rimodulare l'Imu.
Da una parte il Pdl ha suggerito l'ipotesi di una tassa "una tantum e rateizzata": un'ipotesi difficilmente praticabile, almeno nell'immediato, in quanto il Governo Monti si attende  dall'Imu  e dalla rivalutazione delle rendite catastali, un gettito di 21,4 miliardi di euro che dovrebbere consentire un pareggio di bilancio nel 2013.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd ritiene più adeguata una rimodulazione dell'Imu per caricare la tassa in modo maggiore sulle abitazioni più lussuose.
Una via meno costosa, ma ancora da verificare se percorribile, potrebbe essere quella di escludere la prima casa dal prelievo, ripristinando l'esenzione Ici introdotta nel 2008 dall'Esecutivo precedente e confermata  nel decreto legislativo 23 del marzo 2011  sul federalismo municipale.
Tuttavia, sin dal suo insediamento, il premier Monti ha giudicato un'anomalia italiana il fatto di non avere un'imposta sulla prima casa: un ripensamento dopo appena cinque mesi sarebbe veramente difficile.

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